- E allora gli faccio, dico: un milione e due e siamo d’accordo.
- Un milione e due all’anno?
- E che, al mese?
- Sì, cioè, però... è poco.
- Meglio di niente.
- Sì, ok, ma Miguel non è “niente”. Dovevi tirare.
Gianluigi sorrise. Una ruga gli si disegnava sulla parte destra del volto: scendeva dall’auricolare e veniva giù verso la bocca, fino a insediarsi alla base del mento. Secca, profonda. La chiamano “la linea del procuratore”: inizia a disegnarsi verso metà luglio, fine luglio se ci sono i mondiali, e poi si scava sempre più fino ad arrivare all’ultimo giorno d’agosto, quando lo stress da trattativa l’ha già fatta diventare un canyon. Poi, per magia, sparisce fino a gennaio.
- Non potevo tirare più. Miguel doveva andare via.
- Ma che stai dicendo? Con quello che ha fatto al mondiale? Con la stagione pazzesca che gli è venuta fuori l’anno scorso?
- Potenza non andava più bene per lui. E poi l’offerta del Nuoro era troppo allettante.
- Ma che dici? A Potenza Miguel è Dio: i tifosi lo adorano, gli sponsor se lo litigano, le conferenze stampa con lui sono sempre piene, le ragazze...
- Le ragazze, appunto.
- ...sognano di scoparselo...
- Appunto.
Dalla borsa di Gianluigi sbucò un foglio del “Corriere della Basilicata”: il titolo gridava a sei colonne quell’episodio di sei mesi prima, quello che tutti avevano dimenticato. “Aggressione a Carrizo e Bogado”: i due, spiegava il giornale, erano stati affiancati da un’altra auto con quattro ragazzi a bordo, che all’improvviso avevano preso a colpi di catena la Mini dei due calciatori.
- E quindi? Mi vuoi dire che s’è spaventato per ‘sta cosa?
- Doveva spaventarsi.
- Minchiate. Non lo sai com’è Potenza? I rapinatori ci sono, Miguel lo sapeva prima. Evidentemente quelli volevano fare una rapina al volo, ma poi hanno riconosciuto Miguel e Germán e si sono fermati.
- Germán forse. Ma Miguel l’avevano riconosciuto prima.
- Ok, Miguel guadagna un sacco di soldi. Ma perché, secondo te a Nuoro rapinatori non ce ne sono?
Gianluigi guardò Domenico come per compatirlo. Mise di nuovo la mano alla borsa e ne tirò fuori una foto: nello scatto, abbastanza confuso, si vedeva un po’ di folla allo Stuttgart, il locale del centro di Potenza dove è scontato incrociare i pochi vip della città. Imprenditori, politici, attricette e, ovviamente, calciatori, come per l’appunto dimostrava la foto: al centro della scena, evidentemente ubriaco, Miguel era in atteggiamento da piovra con una tizia bionda.
- Non è male.
- Già. Però ha un difetto: è sposata.
- Eheh. Lo sai che il calcio non è uno sport per signorine.
- Sei il solito minchione. E comunque vai a raccontarlo a quello che si è preso la premura di fare avere questa foto a Miguel.
- Minchia.
- Una settimana prima dei colpi di catena.
- Minchia.
- Un milione e due com’è?
- Una meraviglia.
Domenico guardò di nuovo la foto. Pensò a tutte le donne sposate che s’era scopato. Un brivido gli attraversò la schiena.
- Un milione e due all’anno?
- E che, al mese?
- Sì, cioè, però... è poco.
- Meglio di niente.
- Sì, ok, ma Miguel non è “niente”. Dovevi tirare.
Gianluigi sorrise. Una ruga gli si disegnava sulla parte destra del volto: scendeva dall’auricolare e veniva giù verso la bocca, fino a insediarsi alla base del mento. Secca, profonda. La chiamano “la linea del procuratore”: inizia a disegnarsi verso metà luglio, fine luglio se ci sono i mondiali, e poi si scava sempre più fino ad arrivare all’ultimo giorno d’agosto, quando lo stress da trattativa l’ha già fatta diventare un canyon. Poi, per magia, sparisce fino a gennaio.
- Non potevo tirare più. Miguel doveva andare via.
- Ma che stai dicendo? Con quello che ha fatto al mondiale? Con la stagione pazzesca che gli è venuta fuori l’anno scorso?
- Potenza non andava più bene per lui. E poi l’offerta del Nuoro era troppo allettante.
- Ma che dici? A Potenza Miguel è Dio: i tifosi lo adorano, gli sponsor se lo litigano, le conferenze stampa con lui sono sempre piene, le ragazze...
- Le ragazze, appunto.
- ...sognano di scoparselo...
- Appunto.
Dalla borsa di Gianluigi sbucò un foglio del “Corriere della Basilicata”: il titolo gridava a sei colonne quell’episodio di sei mesi prima, quello che tutti avevano dimenticato. “Aggressione a Carrizo e Bogado”: i due, spiegava il giornale, erano stati affiancati da un’altra auto con quattro ragazzi a bordo, che all’improvviso avevano preso a colpi di catena la Mini dei due calciatori.
- E quindi? Mi vuoi dire che s’è spaventato per ‘sta cosa?
- Doveva spaventarsi.
- Minchiate. Non lo sai com’è Potenza? I rapinatori ci sono, Miguel lo sapeva prima. Evidentemente quelli volevano fare una rapina al volo, ma poi hanno riconosciuto Miguel e Germán e si sono fermati.
- Germán forse. Ma Miguel l’avevano riconosciuto prima.
- Ok, Miguel guadagna un sacco di soldi. Ma perché, secondo te a Nuoro rapinatori non ce ne sono?
Gianluigi guardò Domenico come per compatirlo. Mise di nuovo la mano alla borsa e ne tirò fuori una foto: nello scatto, abbastanza confuso, si vedeva un po’ di folla allo Stuttgart, il locale del centro di Potenza dove è scontato incrociare i pochi vip della città. Imprenditori, politici, attricette e, ovviamente, calciatori, come per l’appunto dimostrava la foto: al centro della scena, evidentemente ubriaco, Miguel era in atteggiamento da piovra con una tizia bionda.
- Non è male.
- Già. Però ha un difetto: è sposata.
- Eheh. Lo sai che il calcio non è uno sport per signorine.
- Sei il solito minchione. E comunque vai a raccontarlo a quello che si è preso la premura di fare avere questa foto a Miguel.
- Minchia.
- Una settimana prima dei colpi di catena.
- Minchia.
- Un milione e due com’è?
- Una meraviglia.
Domenico guardò di nuovo la foto. Pensò a tutte le donne sposate che s’era scopato. Un brivido gli attraversò la schiena.
gulp... in certi ambienti si rischia davvero il fallo da dietro!
RispondiEliminaDopo questa di ghiaccio-nove non si può proprio commentare di meglio :-D
RispondiElimina@g9: non leggevo un gulp da anni, credo. Comunque sì, sono d'accordo.
RispondiElimina@vaniglia: si può sempre fare di meglio :)
Un bel tipo sto Miguel ....
RispondiEliminaciao
Procuratori in tv...spogliatoi in tv...fumetti in tv...
RispondiEliminaComplimenti per lo stile.
Salverei solo i fumetti in tv. http://www.youtube.com/watch?v=RdWcGv1gFas
@Valerio: un bel tipo sì
RispondiElimina@Fabio: E così ci riagganciamo al primo commento :)
Grazie :)
...bello, bello, bello. mi ci sono incollata sopra come fosse la carta di una caramella, ma siccome non so una cippa di calcio mi chiedevo se i due calciatori esistessero davvero e se fosse ispirato ad una storia vera. baci
RispondiEliminaSe il mio contatore di visite dice il vero sulla tua città di provenienza, del calciatore in questione, a occhio e croce, hai sentito parlare.
RispondiEliminaMa smentisco categoricamente che si tratti di una storia vera, come dice chiaramente il disclaimer in alto a destra.
E comunque no, Carrizo e Bogado non esistono.
Povero Miguel! Magari se invece del pistolino seguiva la "linea del procuratore" (trovata e descrizione veramente superb) di milioni ne portava via un po' di più...Poveretto solo 100.000 Euri al mese...E che ci vuoi fare con i tempi che corrono? Massimo un paio di spesucce all'Esselunga.
RispondiEliminaps. Sul mio blog puoi scrivere di tutto...grazie.
Ne approfitterò, Martina :)
RispondiEliminaGrazie a te.
'azzo... Prendi il milione e due e scappa, Miguel! Storia non vera ma molto, molto, verosimile...
RispondiEliminaMiguel ha sangue caldo, tra l'altro, localizzato in uno specifico sito corporeo. Gianluigi ha del bel sangue freddo. Ma a Domenico si è ghiacciato il sangue eh?
RispondiEliminaP.S. Carrizo è proprio un degno cognome da calciatore! :D
Ma io non so perchè ma passerei la mia giornata sul tuo blog Silas! Ci regali proprio dei bei racconti! Grazie!
RispondiEliminaw le donne sposate!!
RispondiElimina@AleCava: sì, mi sembra un consiglio saggio. Ma Miguel lo sa meglio di me e te
RispondiElimina@Charlie: perché, Bogado no? http://it.wikipedia.org/wiki/Club_Nacional#Rosa_Apertura_2009 (il numero 2).
@Calliope: e cosa te lo impedisce? :)
@Ragno: beh, dillo a Miguel.
Sebbene l'argomento non mi attiri, ho letto il tuo racconto molto volentieri. Bellissima la "linea del procuratore".
RispondiEliminaCiao, Giacinta
P.S.
Scritto in un Cafè?
No, Giacinta. Scritto a casa, in una domenica piovosa.
RispondiEliminaGrazie :)
bah, guadagna poco. consiglio uno sciopero dei calciatori.
RispondiEliminaPuò essere un'idea.
RispondiElimina