mercoledì 5 gennaio 2011

Amicizia o interesse

Anno nuovo, nuovo errebi. Ecco la sesta puntata della saga (puntate precedenti: prima, seconda, terza, quarta, quinta).

Vi era stato un periodo che Claudio e Elena con Livio e Clara si frequentavano spesso come succede da buoni amici. Non mi torna alla mente come era nata la cosa ma era successo. Le domeniche venivano trascorse in compagnia e i quattro stavano veramente bene insieme. Quando Livio e Clara si sposarono, piuttosto giovani, la cosa continuò e gli amici di Claudio e Elena erano diventati a loro volta gli amici di Livio e Clara. I due erano arrivati alla decisione di sposarsi perché non ne potevano proprio più. Voi sarete curiosi di chi ma non è poi tanto così difficile scoprirlo: di Giulio e Silvia. Una educazione difficile e restrittiva tenuta in mano da Silvia e, quando ce ne era il bisogno, dal pugno di ferro di Giulio. Elena raccontava una volta a Claudio che quando andava a fare la doccia la signora Silvia le consigliava di chiudere gli occhi per non vedere così il corpo nudo. Livio ragazzo dei primi anni ’70 si vestiva alla moda hippy con i sandali senza calzini. La signora Silvia non sopportava la cosa e Clara era sempre costretta a subirsi dei rimproveri quali: “Ma non dici niente a quel ragazzo. Un paio di calzini diamine, un po’ di quel che si dice. Ma la sua famiglia non dice nulla?”. Non era la famiglia di Livio a dover dire qualcosa ma, molto probabilmente, anzi di sicuro era la signora Silvia ad aver bisogno di una regolata. Spesso, Livio e Claudio, quando alla sera ritornavano a casa dopo essere stati a casa delle due sorelle, si perdevano in lunghi dibattiti dove Livio la faceva da padrone e finiva sempre il discorso con l’immancabile: “E ma quando mi sposo cambia, cambia”. Claudio non era molto convinto perché vedeva nella famiglia come una sorta di malattia quel pensiero “stupendo” della signora Silvia che sola la sua famiglia era bella, brava, buona e che solo le sue figlie erano le figlie migliori. Ma bando alle ciance, Livio e Clara si sposarono e, finalmente, andarono a vivere da soli. Non è che in quel periodo nuotassero nell’oro, come invece fanno oggi, Clara lavorava solo lei in quanto il novello sposo stava raggiungendo l’agognata meta della laurea e quindi per lo più studiava, qualche volta aveva qualche lavoretto e troppe volte, preso dai bollenti spiriti, aveva la pretesa di portarsi a letto Clara, stanca e distrutta, appena tornata a casa dal lavoro. Certo voi mi direte che male c’è anzi ma la cosa riesce se sia l’uno che l’altra i bollenti spiriti li vogliono spegnere altrimenti… “Certo Elena non è che adesso sia il massimo. Ma vuoi pensare dopo. Dopo sarò veramente la signora Martini, e a quel punto tutti dovranno guardarmi in faccia ed io...”. “Sì certo Clara certo, ognuno si sceglie la vita che vuole. Io preferisco non tirare troppo in alto poi sai non si sa mai come vadano a finire le cose”. “Ma cosa dici Elena per carità. Devo farli schiattare tutti dall’invidia quei parentucoli che hanno il coraggio di sputare sentenze un giorno sì e un giorno ancora”. Ma senti un po’ da chi viene la ramanzina. Proprio da Clara che, con la sorella Virginia, non perde l’occasione in compagnia della signora Silvia di criticare a destra e a manca. “Claudio la cena è pronta vieni in tavola che si raffredda”. “Ma non aspettiamo Livio”. “Su, su a tavola Livio arriva tardi dall’università questa sera”. “Ho capito mangiamo noi tre speravo in Livio ma questa sera mi è andata buca” pensava Claudio alzandosi dal divano in salotto per andare in cucina. Capitava spesso che Claudio e Elena fossero a cena da Clara e Livio soprattutto al venerdì e al sabato sera. Era per loro la possibilità di vedersi fuori casa e di non avere gli orari prestabiliti perché Giulio e Elena sapevano che Elena era dalla sorella. Qualche, volta ma non spesso, vi partecipavano anche Fabrizio e Virginia ma era il periodo che erano talmente impegnati ad avere un figlio, non riuscendoci, che più spesso non c’erano. Che stranezza comunque esisteva un’amicizia vera tra parenti cosa alquanto mai strana. Ma ve lo giuro era proprio così e, non ci crederete, andavano d’amore e d’accordo. Certo non era difficile andare d’accordo con Claudio ed Elena ma comunque era sempre qualcosa di strano che non si vedeva certo tutti i giorni. Si arrivò al momento tanto agognato della laurea di Livio. Ci si trovò tutti, amici tanti e parenti pochi, a festeggiare l’evento in una trattoria del paese. Doveva, nell’idea degli amici, essere una festa gogliardica e spensierata ma, Clara anticipò subito tutti avvisando la sorella Elena. “Mi raccomando che non vengano fuori le solite battute di spirito. Non voglio musica, e tantomeno manifestazione goliardiche di basso ordine. Avvisa i tuoi amici, ma come non erano più anche i lori amici, di trattenersi e di comportarsi nella giusta maniera. Ci sono anche mamma e papà. Serietà e…”. “Ho capito Clara, sarà come andare ad un funerale”. “Ma cosa dici come ti permetti. C’è una laurea ed eppure con lode non certamente una cosa di tutti i giorni”. Quella sera non sembrava proprio di essere ad una festa ma ad un incontro dell’alta società mancavano solo gli inchini e i baciamano. Clara aveva appena dato la prima dimostrazione di come sarebbe stata la signora Martini. Giulio e Silvia non stavano più nella pelle, un genero laureato non è proprio di una famiglia qualunque ma, sia ben inteso, è certamente della famiglia. C’era nell’aria quella sera tra gli amici un certo non so che. Clara sembrava averli visti per la prima volta, Giulio e Silvia si li conoscevano ma certamente non erano gli amici adatti per la loro figlia Clara. Poi erano prima di tutto amici di Claudio e poi di Elena quindi, bisognava prima o dopo staccare la spina e invertire la rotta verso amicizie di un certo “livello”. Non so se l’idea partì da Clara o gli fu suggerita dal Giulio e Silvia ma in breve tempo Livio e Clara si distaccarono con eleganza. Dapprima adducendo a impegni di lavoro di Livio, poi perché erano a cena dall’ing. Tizio o dal dott. Caio e alla fine, non direttamente ma, attraverso Elena ci fu la rottura definitiva. “Ricordati Elena che le amicizie si scelgono ed io, per mia fortuna, gli amici me li scelgo”. Clara aveva definitivamente chiuso con il passato ed era entrata nel suo mondo dorato a cui aveva aspirato fin dai primi anni di matrimonio. Claudio ed Elena non ebbero bisogno di decidere con chi stare, anche perché non sarebbero stati all’altezza delle nuove amicizie di Clara e Livio, e i vecchi amici c’erano tutti, meno due. Ora pensandoci bene però Clara non si è mai posta una domanda sicuramente calzata a pennello per quel periodo di frequentazione. Non c’era altra possibilità se non quella, amici né Livio né Clara ne avevano, vennero accolti senza nessun pregiudizio da quel gruppo di ragazzi che non vedevano altro in loro che due nuovi amici e niente di più. “Se si dovesse descrivere tutto ciò con tre parole direi: la mattina divertente, il pomeriggio no comment, la sera?” così Claudio mentre parlava con Elena ricordando il tempo trascorso. “Non tormentarti Claudio, un’amicizia finita che in realtà non è mai iniziata”.

4 commenti:

  1. bella questa frase: un’amicizia finita che in realtà non è mai iniziata”.

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  2. Ringrazio Usagi. Spero commenti anche il prossimo racconto di Mercoledi. Un saluto a tutti

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  3. Certo che la gente "impostata" la sai descrivere proprio bene.

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  4. Grazie Adriano sono proprio della gente "impostata" ma soprattutto si ritengono "per bene". Ciao alla prossima

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