Li scoprirò. Dio mio, se li scoprirò.
So come fanno: ti sorvegliano, ti squadrano dal mattino alla sera. Poi si calano dal balcone del piano di sopra, una mano scivola sull'altra lungo la corda, e arrivano sul terrazzo. L'altra notte li ho sentiti: vaneggiavano del presidente, di un Mannlicher-Carcano calibro 6,5 con un mirino a 4 ingrandimenti, di una pensione in North Beckley Street. Storie da folli, storie inventate. Lo fanno per disorientarmi.
So cosa vogliono. Hanno cercato di prenderla in ogni modo, ma non l'avranno. Sorveglio anch'io i loro movimenti, esco solo quando sono sicuro, ma con lo sguardo fisso al sesto piano. Non la perdo mai d'occhio, quella finestra. Del resto non sono un tipo da andare in giro per la città a vagabondare: mi muovo solo per le sigarette, al limite porto il cane a pisciare sulla collinetta di Dealey Plaza e poi via, si torna. Non mi fermo neanche al drugstore: il cibo lo ordino dal messicano, quel rottinculo di Ramirez o come cazzo si chiama che vuole un dollaro per la consegna a domicilio. Lo sa il mio fegato che sacrifici mi toccano, ma non mi avranno. Non riusciranno nel loro piano.
Certo potrebbero avvelenarmi. In fondo Ramirez si compra con un nichelino, forse non è neanche a posto con l'immigrazione, Dio solo sa da dove cazzo viene, quel messicano di merda. Per questo ho il cane con me: assaggia tutto, prova per me l'acqua come il cibo. E poi caca, Dio se caca. Il capo ha ragione quando dice che non dovrei portarlo con me: se scopre un dram di merda sul pavimento quello mi indica la porta in quattro e quattr'otto, non è un tipo che si fa scrupoli. Sarebbe la fine, ovviamente.
E poi il capo dice che sono pazzo. Dice che il mio mestiere è fare la guardia a tutto l'edificio, che non gliene frega un cazzo del sesto piano e tutto il resto, che sono un fottuto paranoico e i ladri non volano. Ma quelli non sono ladri: sono spie, sono marines, sono wiseguys o qualcosa che non ho capito. La vogliono perché sanno che quest'incrocio cambierà la storia del mondo, perché c'è nell'aria un affare da milioni di dollari. Lo so bene, ma li fermerò.
La guardo, a un passo dal vuoto. La proteggo con gli occhi. Non l'avranno, questa rosa blu.
So come fanno: ti sorvegliano, ti squadrano dal mattino alla sera. Poi si calano dal balcone del piano di sopra, una mano scivola sull'altra lungo la corda, e arrivano sul terrazzo. L'altra notte li ho sentiti: vaneggiavano del presidente, di un Mannlicher-Carcano calibro 6,5 con un mirino a 4 ingrandimenti, di una pensione in North Beckley Street. Storie da folli, storie inventate. Lo fanno per disorientarmi.
So cosa vogliono. Hanno cercato di prenderla in ogni modo, ma non l'avranno. Sorveglio anch'io i loro movimenti, esco solo quando sono sicuro, ma con lo sguardo fisso al sesto piano. Non la perdo mai d'occhio, quella finestra. Del resto non sono un tipo da andare in giro per la città a vagabondare: mi muovo solo per le sigarette, al limite porto il cane a pisciare sulla collinetta di Dealey Plaza e poi via, si torna. Non mi fermo neanche al drugstore: il cibo lo ordino dal messicano, quel rottinculo di Ramirez o come cazzo si chiama che vuole un dollaro per la consegna a domicilio. Lo sa il mio fegato che sacrifici mi toccano, ma non mi avranno. Non riusciranno nel loro piano.
Certo potrebbero avvelenarmi. In fondo Ramirez si compra con un nichelino, forse non è neanche a posto con l'immigrazione, Dio solo sa da dove cazzo viene, quel messicano di merda. Per questo ho il cane con me: assaggia tutto, prova per me l'acqua come il cibo. E poi caca, Dio se caca. Il capo ha ragione quando dice che non dovrei portarlo con me: se scopre un dram di merda sul pavimento quello mi indica la porta in quattro e quattr'otto, non è un tipo che si fa scrupoli. Sarebbe la fine, ovviamente.
E poi il capo dice che sono pazzo. Dice che il mio mestiere è fare la guardia a tutto l'edificio, che non gliene frega un cazzo del sesto piano e tutto il resto, che sono un fottuto paranoico e i ladri non volano. Ma quelli non sono ladri: sono spie, sono marines, sono wiseguys o qualcosa che non ho capito. La vogliono perché sanno che quest'incrocio cambierà la storia del mondo, perché c'è nell'aria un affare da milioni di dollari. Lo so bene, ma li fermerò.
La guardo, a un passo dal vuoto. La proteggo con gli occhi. Non l'avranno, questa rosa blu.
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